Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

18 02 2013 | Rimini | Piano spiaggia, l’innovazione parte da Torre Pedrera

Lunedì, 18 Febbraio 2013

tortora-chiaro

Rimini | Piano spiaggia, l’innovazione parte da Torre Pedrera


A Torre Pedrera le ruspe hanno iniziato a demolire il cemento dei bagni 68 e 69. Al loro posto sorgerà (grazie all'investimento di 350mila euro da parte degli operatori, Valentino Cima e Luca Casadei) la prima spiaggia dell’era masterplan e in regola con il piano dell’arenile. Tanto che al primo rombo delle pale meccaniche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ieri c’era.


“L’ottica – spiega Cima – è quella di ottimizzare e razionalizzare i servizi, inserendoli in una cornice organica con particolare riguardo verso le famiglie, che rappresentano il nostro target. Ci saranno vasche idromassaggio, percorsi wellness e un’area fitness e la zona sarà interamente coperta dal wi-fi. Isoleremo la spiaggia dal traffico del lungomare San Salvador grazie a una importante barriera verde, che consentirà di creare una ‘distanza’ tra le auto e il mare”.


La nuova spiaggia sarà caratterizzata da un’architettura leggera e morbida sia nelle forme che nei materiali, rigorosamente ecocompatibili. “Il progetto – racconta l’architetto Roberto Ricci che vi ha lavorato assieme ai colleghi Andrea Rattini e Andrea Albini – è frutto di un concorso del 2005 organizzato da Comunità europea, Provincia e Soprintendenza. Abbiamo lavorato nell’ottica di togliere cemento dalla spiaggia. Le dirò, è stata una soddisfazione incredibile demolire le vecchie cabine in cemento armato, liberare finalmente un pezzo di arenile dall’identificazione che lo ha caratterizzato dagli anni Sessanta in avanti. Tutto verrà ricostruito usando legno e vetro, materiali naturali, e permettendo dalla strada di vedere molto di più il mare”.


Non hanno paura della crisi, né dell’Europa i due bagnini di Torre Pedrera. “È proprio nei momenti come questi che bisogna rilanciare, è la teoria del rischio d’impresa”, dice senza battere ciglio Cima. “Proprio ora occorre dare una zampata per smuovere le acque”, aggiunge. Del resto, il nuovo stabilimento sorgerà su suolo privato, non sul demanio, quindi l’impresa è al riparo dalla ghigliottina Bolkestein.


È previsto a giorni, inoltre, l’incontro degli operatori balneari con la ‘task force’ operativa comunale per il piano arenile.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram